Areté

Areté... eccellenza che scrive gloriose pagine di storia: ingegno di giudizio, versatilità di valutazione, di invenzione e di previsione, alto senso del potere, del dovere e dell'onore, valore militare, politico e morale, rispetto che genera ammirazione, emulazione e devozione, potenza temperata dalla misericordia. Areté... che ammira lo sguardo attento ed incantato dei precettori Aristotele ed Emanuele Tesauro, studioso aristotelico, quando si posa sull'oro dei capelli di due fanciulli dal portamento fiero e dal volto espressivo, spirili temprati dai fondamenti della filosofia aristotelica dell'osservare, del ragionare e del prevedere, indo­miti, ambiziosi, impavidi, virtuosi:
Alessandro, biondo macedone che gareggia contro Efestione e vince e doma Bucefalo e Vittorio Amedeo che eredita l'affascinante colore dei Nemours e sguainando la sua spada in legno, ordina attacchi alla cavalleria nel forte in miniatura del Parco del Castello del Valentino.
Discendenti da re guerrieri ed eredi di troni potenti, ambiscono a difendere ed ingrandire il regno e a vendi­carne l'onore; maturano in pragmatismo attraverso l'esperienza di prodigiosi combattenti ed abili amministratori, chiamati dai genitori ad assumere incarichi nell'esercito e responsabilità di governo. Eccellenza nella diplomazia, nell’intreccio di negoziazioni volte a conseguire ed ottimizzare la vittoria, dina­mismo intellettuale, calcolo minuzioso, finezza di intuizione e di progettazione nella predilezione a stringere le alleanze per assurgere a svolgerne le funzioni vitali finalizzate all'ampliamento dei domini: Alessandro è Hegemon della Lega di Corinto contro la Persia di Darlo. Vittorio Amedeo è alleato cruciale della Lega di Augusta contro la Francia del Re Sole.
Eccellenza nella strategia militare che dal passato emerge con le gesta di Achille nell'Iliade, le icone di Montecuccoli, Condé, de Turenne e von Wallenstein e i progressi dell'ingegneria bellica di Sebastén le Prestre Marchese di Vauban poi nel Traité de l'attaque e de la defénse des places: Alessandro e Vittorio Amedeo, eccellenti da soldati e da comandanti la dislocazione, lo schieramento, l'organizzazione tecnico-logistica degli eserciti in reparti specializzati, autonomi e coordinati per il succedersi di diversioni ed operazioni ponderate, audaci, veloci e risolutive volte a sorprendere, disorientare, frantumare, arretrare e sconfiggere la compagine avversaria.
Nelle battaglie di Isso e di Torino mirano all'indebolimento dei ranghi centrali e all'avvolgimento della cavalleria dei persiani e dei francesi: la falange di sarisse di profondità sedici e poi otto e le due linee di fanteria su tre righe ciascuna sono onde umane travolgenti, impenetrabili e mortali che si infrangono nell'infliggere attacchi fragorosi, ripetuti ed irreplicabili; l'aprirsi della cavalleria sull'ala destra e sinistra, attraversati i fiumi Pinaro e Stura, si chiude cingendo il nemico in un abbraccio fatale.
Le Are a Zeus e la Basilica di Superga, monumenti votivi, testimoniano che prudenza, giustizia, fortezza e temperanza sposano fede, speranza e carità sin dall'infanzia nell'animo di Alessandro, per il racconto della madre Olimpiade d'Epiro, discendente dal Dio degli Dei e di Vittorio Amedeo cresciuto nel culto della Sacra Sindone esposta per invocarne miracolosamente la guarigione.
Eccellenza nell'autocrazia, armonia di welfare e warfare, brillante statismo internazionale al cui apogeo il prestigio della dinastia culmina nella dignità imperiale e reale.
Il giurisdizionalismo della certezza, nel processo e nella promulgazione delle Costituzioni, i delegati, iparchi ed intendenti, i dicasteri per competenze civili, militari e finanziarie non attuano il decentramento ammi­nistrativo in Stati di connotazione centralistica, bensì l'estensione dell'autorità assoluta, della disciplina indi­scussa, della posizione incontrastata da cui promanano.
La koinè politica diventa celebrazione estetica nell'arte e nella cultura dello splendore delle città di Alessandria d'Egitto e Torino definita da Montesquieu "II più bel villaggio del mondo". Hetairos, Alessandro e Vittorio Amedeo, biondi Compagni nell'inscindibile legame di areté, brandiscono le armi per eternarlo.

Alessandra d'Epiro Dusmet de Beaulieu

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Riferimenti bibliografici:
Engels, D. W. Alexander th Great and the logistics of the Macedonian Army, Berkeley 1978
Hammond, N.G.L. Alexander the Great Sperling & Kupfer Milano 2004

Oliva, G. I Savoia, novecento anni di una dinastia, Mondadori Milano 1998
Symcox, G. Vittorio Amedeo II: l'Assolutismo Sabaudo, SEI Torino 1989.