Nodi d’Amore:
l’Ordine del Collare o
della SS Annunziata
"…In un monile
imprigiono la danza d'amore
sui seni
dei miei lunghi capelli al vento
negli occhi amati
arcobaleni d'oro nel sole e d'argento nelle stelle
rose di seta ora vivono della carezza di uno sguardo
e di esso io rimango prigioniera...”
Pegno d'amore di una dama per Amedeo VI di Savoia, un bracciale di capelli
intrecciati ed annodati è forse l'origine dei "nodi o lacci
d'amore", "nodi del Signore" o "lacci di Salomone" noti
come "nodi di Savoia" del Collare dell'Ordine, adorni di minuscole
rose, che misticamente compaiono su elmi, divise e stendardi.
L'Ordine del Collare o della SS Annunziata è Ordine Cavalleresco Dinastico che
sancisce il legame indissolubile tra gli aristocratici e la loro devozione
alla Corona, diversamente dagli Ordini Cavallereschi Crociati sorti da volontà
congiunte per la difesa della fede cristiana. Amedeo VI di Savoia, educato
all'etica cavalleresca nell'arte di cavalcare, giostrare e duellare, nelle
passioni dell'epica dinastica, delle leggende della Tavola Rotonda e del Santo
Graal, nella sacralità dei Frati Minori a Chambéry e dei Monaci del Tau nel
viennese, riceve l’investitura a Cavaliere da un aristocratico di antico
lignaggio del suo esercito, Guillame de la Baume.
11 Conte fonda l'Ordine del Cigno Nero (1350) di dodici Cavalieri, come dodici
sono gli Apostoli, che alla Giostra di Bourg-en-Bresse (1353), per il vincitore
il bacio a quattro dame e dalle dame quattro fermagli d'oro, sono avvolti di
zendale verde e le loro dame di seta verde...eleggendo nel torneo il colore
prescelto da una dama o espressione di allegria, speranza e giovinezza ... Ed
allora tutto si tinge di verde: verdi cappelli, giubbe, calze, giacche,
mantelli, selle, guarnizioni, tappezzeria, tende da campo... Alla Giostra di
Chambéry (1364) il Conte Verde che indossa l’anello di San Maurizio simbolo
delpotere comitale, sorprende i Cavalieri, Fratelli o Compagni per il rapporto
paritario con il dono del gioiello del Collare, opera di un orefice di Avignone,
con la scritta FERT: acronimo per "Frappez, Entrez, Rompez
Tout”, "Fortitudo Eius Regnum Tenuit" "Fortitudo Eius Rhodum
Tenuti", "Femina Erit Ruina Tua" o "Foedere et
Religione Tenemur"; abbreviazione
di ferté arcaico per forteresse o fermeté; bizzarro, misterioso
motto dinastico come l'AEIOU degli Asburgo; voce del verbo ferre con
Amedeo VIII in onore delle "Quindici Allegrezze della Vergine Maria e di
tutta la Corte Celeste", ricorda ai quindici Cavalieri dell'Ordine, la fede
da portare a Maria e le pene da sopportare per amore di Maria.
Nasce la Compagnia del Collare, poi Ordine del Collare contemporaneamente ad
altri Ordini dinastici: l'Ordine della Stella in Francia, l'Ordine della Spada
a Cipro, l'Ordine del Nodo a Taranto. 1 primi Militi del Collare sono: Antonio
di Beaujeu e di Dombes, Aimone di Ginevra, Ugo di Chalons, Amato di Ginevra,
Giovanni di Vienna, Rolando di Veissy, Rolando di Grandson, Barle di Forax,
Gaspare di Montmayeur, Riccardo Musard, Amato
di Bonivard.
Stefano di Saint Denis, Thennard di Mentone.
Il Conte Verde, cavalleresco eroe medievale, conduce l'Ordine Dinastico e
Crociato contro i Turchi (Crociata 1365-1366), quando minacciano il cugino Basileus
di Costantinopoli Giovanni V Paleologo.
Verdi le tele sui ponti di quindici navi e due galee di Venezia, con la
Compagnia del Collare e duemila Crociati, dove per le Croniques de Savoye il
Conte Verde stupisce ancora con i suoi amorevoli doni: giubbe di velluto verde
ricamate di nodi d'amore in oro per baroni e cavalieri ed in argento per gli scudieri
tra l'ammirazione e la benedizione dalla folla in Piazza San Marco, prima di
veleggiare per i mari d' Oriente.
Ad Eubea, il Conte Verde progetta un attacco strategico al porto di Gallipoìi
nell'omonima penisola della Tracia sullo stretto dei Dardanelli, così
diramato:Amedeo VI comanda il centro, Gaspare di Montmayeur l'ala sinistra,
Stefano de la Baume l'ala destra, finché dalle ceneri della pioggia di frecce
di fuoco, caduta oltre le mura, sorge nel ciclo la Bianca Croce Sabauda.
Per il Mar di Marinara i Crociati raggiungono il Corno d'Oro e sbarcano a
Costantinopoli accolti dal Patriarca Paolo e dalla Basilissa Elena che elargisce
loro dodicimila iperperi d'oro; oltrepassato lo stretto del Bosforo, sulle
sponde del Mar Nero conquistano porti e forti, oltre ad Anchialo, Mesembria,
Eimone; a Varna l'abilità diplomatica del
Conte Verde e dei Suoi Cavalieri con lo Zar bulgaro sortisce
l'esito della liberazione del Basileus che promette solenne professione
di fede dinanzi al Papa per la risoluzione dello Scisma d'Oriente. La
denominazione di Ordine Supremo della SS Annunziata risale al 1518 allorché
Carlo III il Buono impreziosisce il gioiello del Collare con un pendente su cui
appare l'immagine della Madonna che riceve l'annuncio dall'Arcangelo Gabriele ed
inoltre aumenta il numero dei Cavalieri da quindici a venti per onorare le
Cinque Piaghe di Cristo. L'Ordine conserva il suo aspetto istituzionale durante
il Risorgimento e dopo la costituzione del Regno d'Italia, fino a quando
Vittorio Emanuele II ne modifica gli statuti (1869) consentendo l'ammissione
dei cittadini anche privi di nobiltà se altamente meritevoli verso la Corona
che assurgono al rango di "Cugini del Re", vincoli di sangue e di
affetto, ancora oggi legati dai nodi d'amore alla Famiglia dei Savoia.
Alessandra d'Epiro Dusmet de Beaulieu
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Riferimenti bibliografici:
Cibrario L.,
Cavalieri e Ufficiali
dell'Ordine Supremo della SS
Nuziata, Torino 1842.
Cognasso F., Il Conte Verde. Torino 1926.
Cuomo F., Gli ordini Cavallerschi Newton & Compton, Roma 2004.
Oliva O., / Savoia Novecento Anni di una Dinastia Mondadori, Milano1998.