Jean Parisot De La Valette:
LA CROCE E LA SPADA

 

… – “X’Tista Taghmel ?” – …

Del Jihad di Allah e Deus Lo Vult a Victoriosa voglio respirare la pace con passo leggero dove dorme la guerra, lama contro lama fratello contro fratello …

“Nulla è più noto dell’assedio di Malta” scrive Voltaire e l’artigliere spagnolo Balbi nel suo diario “Dio volle in quest’anno 1565 che … il Gran Maestro Jean Parisot de La Valette … incontrasse il Sultano Solimano”.

Seguo Victoria Dingli, mia amica e guida, nel silenzio che dall’alto delle volte buie avvolge i ricami preziosi dei pesanti drappi colorati delle otto bandiere delle Lingue dei Cavalieri di Malta, immobili araldi sulle piste remote del passato che di esso valicano i confini e corrono fino al presente in un caldo pomeriggio d’estate e …

- “X’Tista Taghmel?” -

Soffia il vento delle Sette Tempeste sulla Croce delle Beatitudini e dalle rose sull’altare di Saint Lawrence rinasce, come dai roseti rsdea di Rodi, l’incontro dei destini di due uomini …

In un inverno gelido sulle cime delle Cariane la neve splende sotto il sole dei raggi al tramonto di Rodi finché il mare si tinge del nero della notte quando i Cavalieri lasciano la loro Patria, custodi delle Reliquie della Vera Croce e della Santa Spina; accanto al Gran Maestro c’è il giovane Jean Parisot de La Valette e… chissà a quale distanza il Sultano Solimano che concede l’onore delle armi di cui forse ricorderà quarantatre anni dopo nei giardini profumati di Costantinopoli…

Jean Parisot de La Valette, per l’Abbé de Brantôme, bellissimo uomo francese che ama esprimersi anche in italiano, spagnolo, greco, arabo e turco, a vent’anni si consacra al servizio dell’Ordine, devoto ed antico Crociato con due spade o schiavo dei corsari turchi, vincitore e vinto in battaglia, invincibile nella fede …

Per spezzare le catene degli schiavi di Malta e dei prigionieri sulla nave dell’eunuco Capo del Serraglio, Kustir-Aga, tra i quali la balia della figlia di Solimano Mirmah ed il Sangiacco di Alessandria, l’Imam della Grande Moschea invoca la vendetta della Mezzaluna e della Scimitarra del Profeta.

Sotto il grecale ed i violenti temporali, La Valette fortifica la rocca ospitale dai magnifici porti di diciotto miglia in lunghezza e nove in larghezza, ordina che l’acqua già scarsa venga avvelenata ed il grano tagliato in primavera …

Giungono i Turchi oltre Fifla ad est come marinai fenici, Sphais e Iayalari, proiettili di marmo e di ferro contro Sant’Elmo a forma di stella, fumo e polvere nel sole luminoso del giorno, luce e fuoco nelle tenebre misteriose della notte …

Per il Corpus Domini in processione il Gran Maestro ed i Cavalieri implorano che a Sant’Elmo vincano la Croce e la Spada mentre le mura del forte versano gemme di rubino nel mare per i corpi inchiodati su croci di legno e le teste con i turbanti nei cannoni dei bastioni …

Nelle notti di nebbia di giugno i guastatori egiziani minano la rupe calcarea, gotica guglia dagli abissi e tra i vessilli turchi, le frecce ed i quadrelli di ferro degli archi inclinati, sulla breccia della posizione di Castiglia, La Valette combatte a settant’anni con un elmo leggero, senza corazza e le sue due leggendarie spade…

I rintocchi vittoriosi delle campane della Chiesa di Saint Lawrence cadono come  pioggia di lacrime sulle rovine di Birgu, sulle trincee deserte, sui cancelli delle porte che si aprono mentre Solimano esclama: “La mia spada è invincibile solo nella mia mano … che Allah mi guidi contro Malta!”

Ma per le spie di La Valette esplodono le polveri dell’arsenale di Costantinopoli, distruggendo il porto e la flotta e nelle ballate cantano i Turchi: “Malta d’oro, Malta d’argento… non ti prenderemo mai!…” E dalla Superbissima Valletta capitale una voce risponde: “Io sono colei che ha decimato le galee e tutti i guerrieri di Costantinopoli …”                  

E nel Sole che non conosce tramonto si ripete l’incontro dei destini del soldato di Allah e del soldato di Cristo…

Soffia il vento delle Sette Tempeste sulla Croce delle Beatitudini,  piange la Croce Bianca della Pace sul Rosso Sangue della Spada della Guerra e dipinge di rosa le onde del mare di Malta in un caldo pomeriggio d’estate…

- “X Tista Taghmel?” -

 

Un atteso, emozionante, agile gesto solleva la storica bandiera, croce bianca in campo rosso, che nasconde un’affascinante segreto: il cappello di Jean Parisot de La Valette restaurato per lungo tempo e “svelato” con solenne e riservata Cerimonia nella Chiesa di Saint Lawrence, Victoriosa Birgu, alla presenza di autorità civili, militari e religiose con avvincente prolusione del Dr. Ray Bondin, Co-Ordinator Ministry for Resources and Infrastructure.

A seguito dei risultati di complessi studi condotti con l’ausilio di radiocarbonio e microfotografia, il cappello all’interno del rivestimento di seta si presenta composto da due parti distinte: la base, risalente al periodo compreso tra il 1650 ed il 1810/1890 ed un frammento superiore, databile tra il 1490 ed il 1640; la falda è stata successivamente introdotta per supportare la corona e ciò a conferma della tradizione maltese che indica e custodisce quest’ultima come ciò che rimane del cappello del Gran Maestro Jean Parisot de La Valette.

 

Alessandra d'Epiro Dusmet de Beaulieu

© COPYRIGHT 2006 All rights reserved - Proprietà letteraria ed artistica riservata Alessandra d'Epiro Dusmet de Beaulieu
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Riferimenti bibliografici:
Bradford E. Storia dei Cavalieri di Malta, Milano 1975

Scicluna Sir H.P. The Order of St John of Jerusalem, Malta 1969

Vertot l’Abbé de Histoire des Chevaliers Hospitaliers de S. Jean de Jerusalem, Parigi 1725


Tutti i fotogrammi per gentile concessione ad Alessandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu del Dr. Ray Bondin Executive Co-Ordinator Valletta Rehabilitation Project, Ministry for Resources and Infrastructure, Malta Centre for Restoration, grazie alla cortese collaborazione della guida Ms Victoria Dingli; AMS datazione al radiocarbonio: Prof. Lucio Calcagnile CEDAD Centro Datazione Diagnostica Università degli Studi di Lecce; Malta Centre for Restoration, supervisione: Gabriella Perra; esecuzione del trattamento: Jill Camilleri, Angela Caruana; contatti internazionali di ricerca: Dr. Christian Degrigny; microfotografia: Ursula Rothamel.           

 

 

 

                              

                   

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