FIORI NELLE FOIBE
Omaggio del racconto
in note, danze e colori e della Rosa Blu
Giorno del Ricordo 10 febbraio 2009
Sala delle Conchiglie Villa Adele Città di Anzio
FIORI NELLE FOIBE E’ L’ULTIMO RACCONTO DELLA SCRITTRICE ALESSANDRA d’EPIRO DUSMET de BEAULIEU (ROSABLU ANZIO-ROMA 2008 ISBN 978-88-903865-0-3) , Collana Petali di Sole.
L’AMBIENTAZIONE E’ LA CITTA’ DI TRIESTE DELLA PRIMAVERA DEL 1945 IN UN BOUQUET DI BANDIERE CHE POI DIVENTA UN BOUQUET DI FIORI, SCONVOLTA DALLA VIOLENZA DELLA GUERRA CHE SEMPRE VINCE, OLTRE OGNI COLORE ED OGNI IDEOLOGIA, PROFONDAMENTE FERITA NELL’ORGOGLIO DI UNA PERSONALITA’ DI FRONTIERA FIERA ED AFFASCINANTE.
LA TRAMA, IN POESIA IN PROSA DANNUNZIANA, SI SNODA LUNGO IL PERCORSO SUL MARE CHE VA DALLE RIVE E DAL MOLO AUDACE AL CASTELLO DI SAN GIUSTO CON TECNICHE DI FLASHBACK CHE SPOSTANO L’AZIONE ED IL PENSIERO NELLO SPAZIO E NEL TEMPO ATTRAVERSO SCORCI PAESAGGISTICI DELLA STESSA CITTA’ DI TRIESTE, DELLA CITTA’ DI FIUME E DEL CARSO.
IL PAESAGGIO IN TUTTI I SUOI COLORI DIVENTA TRISTEMENTE IL BACKGROUND DIMESSO E PARTECIPE DEGLI EVENTI.
IL PROTAGONISTA , INDOSSA IL NERO DI UNA NOTTE SENZA STELLE, ED E’ SILVIO, AVO DELLA SCRITTRICE CHE, TORNANDO DA FIUME, DOVE SA CHE SUA MADRE E’ STATA TRASCINATA ED E’ MORTA IN UNA FOIBA , CAMMINA VERSO SAN GIUSTO DOVE L’ATTENDE ELENA IN ABITO DA SPOSA .
IL CASTELLO DI MASSIMILIANO E CARLOTTA E’ EMBLEMA DI AMORE SPEZZATO,
COME L’AMORE TRA SILVIO ED ELENA E GIA’ L’AMORE TRA FIGLIO E MADRE.
MA L’AMORE VERO CHE VIVE NELL’ETERNITA’, NELL’ETERNITA’ SI RITROVA ED ALLA FINE SILVIO RITROVA LA PROPRIA MADRE.
IL RACCONTO CONTEMPLA SETTE SCENE E DAL QUADRO IN COPERTINA FIORI NELLE FOIBE DIPINTO DA ALESSANDRA d’EPIRO DUSMET de BEAULIEU, EMERGE IL CONTRASTO TRA IL BUIO DELLA FOIBA E LA LUCE DEL CIELO IN UNA CASCATA DI FIORI DI MONTAGNA DAI COLORI DIVERSI, VERI O IMMAGINARI , DALLA TIPOLOGIE E DALLE DIMENSIONI VARIEGATE CHE VI PRECIPITANO INESORABILMENTE DENTRO COME LE PERSONE CHE PER SEMPRE ANDRANNO A GIACERVI OCCULTATE E DIMENTICATE.
“MUSICA
E CANTO IN CUI LA NATURA ED IL PAESAGGIO GODONO DI STUPENDA ARMONIA, FONDENDOSI
E QUASI SMATERIALIZZANDOSI NEI COLORI, ATTRAVERSO L’ACCURATA MEDIAZIONE DELLA
PAROLA…UN’ARMONIA COSMICA
DI ABBANDONO AL SUONO CHE PRENDE IL SOPRAVVENTO SUL SIGNIFICATO…POESIA NELLA
PROSA …POESIA DA SENTIRE ANCOR PRIMA DI CAPIRE…POESIA SENZA LIMITI, IN CUI LO
SPAZIO DIVENTA NON LUOGO.
LA
PAROLA E’ CARICA DI SENSI E SIGNIFICATI METAFORICI…UNA
PAROLA CHE CONQUISTA UNA DIMENSIONE SACRALE IN GRADO DI ESPRIMERE CIO’ CHE SI
SENTE, QUASI ERMETICA E PERTANTO LONTANA DAL LESSICO QUOTIDIANO E DA CIO’ CHE SI VEDE.
UN VIAGGIO INTENSO IN UN MONDO SOMMERSO, SANTUARIO DI DOLORE
ED AL TEMPO STESSO DI BELLEZZA PURAMENTE CREATIVA” Roberto Marrapodi
EVENTO FIORI NELLE FOIBE
Nel Giorno del Ricordo, dedicato a tutte le vittime
delle foibe, evento artistico-letterario-culturale-storico, è stato drammatizzata la novella storica della scrittrice
Alessandra d’Epiro Dusmet de Beaulieu, in sette scene, Trieste e Silvio, la
bora di Fiume, madre trascinata nella foiba, Silvio cammina e ricorda, Elena
nella foiba, verso San Giusto Silvio ed Elena, Silvio ritrova la madre e tre danze nella Sala delle Conchiglie della
splendida Villa Adele, dal nome della moglie del Principe Borghese, residenza
di tutte le famiglie principesche che hanno soggiornato ad Anzio, con il
Patrocinio della Città di Anzio nelle persone del Sindaco Luciano Bruschini e
dell’Assessore alle Politiche Culturali Umberto Succi.
La bellissima Sala, gremita dal pubblico proveniente da
tutta Italia, raffinato, colto, attento ed emozionato che enfatizzava i momenti di emozione e
commozione con frequenti applausi
alternati a religiosi silenzi nel ricordo delle vittime delle foibe, ospitava
numerose personalità ed autorità politiche, militari e religiose, stampa locale
e nazionale, Ordini Cavallereschi, SMOM , Sovrano Ordine Militare di Malta e
Santo Sepolcro di Gerusalemme, Segreteria di Stato Vaticana, Croce Rossa
Italiana, Comando Generale Guardia di Finanza, rappresentanti di Lions, Rotary,
Unuci, Club Villa Borghese.Tra tutti emergeva la presenza storica di Anita
Garibaldi, discendente dell’eroe nazionale Giuseppe e della On.le
Contessa Anna Augusta Teodorani, nipote di Mussolini, Storia d’Italia presente alla Storia d’Italia che
riemerge nella realtà scevra da esegesi ideologiche, da interpretazioni parziali.
Elegante e sorprendente il momento dell’omaggio al pubblico disposto in circolo della rosa blu in nastro di seta blu, auspicio della bellezza di un sogno impossibile che la scrittrice ama donare, dopo il momento della declamazione della scena più avvincente della madre di Silvio il protagonista trascinata nella foiba, tra i cristalli ed il cioccolato che evoca il dobos ungherese di Trieste e del racconto con autografo della scrittrice tra note, danze e colori:prima danza, Città di Trieste, seconda danza, il Presagio, terza danza, Silvio ed Elena.L’introduzione del Comandante dell’Istituto della Guardia d’Onore al Pantheon, Cap. di Vasc Dott Ugo d’Atri ha evidenziato lo stile dannunziano nella trama shakespeariana della scrittrice della Rivista Guardia d’Onore e della Letteratura Contemporanea Englishes la sensibilita’ che ne pervade le parole che scaturiscono dall’evidenza di un dolore tramandato familiare e patrio nel contempo. Presentatore Prof Eugenio Bartolini, Direttore UPTER Università Popolare di Roma, accurato ed incisivo in ogni passaggio di scena; organizzatore dell’evento Marco Calamai, professionale e perfezionista in ogni momento della performance; enfatici e carismatici, voci di sentimento elevatissimo i due lettori Ivana Moser e Sandro Vaggi;espressivi i danzatori della Gemyschool di Graziana e Lorenza Perticoni, i primi ballerini Elisa Quadrana ed Angelo Aiello su coreografie di Daniela Pecchia, Graziana e Lorenza Petriconi ed incantevoli le note arpeggiate della chitarra del Maestro Marrapodi.
Alessandra d'Epiro Dusmet de Beaulieu
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